Identifichiamo come “aspirante coinquilino di m.” quel particolare tipo di cdm che, cacciato dall’abitazione in cui si trovava o dileguatosi per vari motivi, si camuffa da innocuo studente o ligio lavoratore in cerca di una stanza singola o un posto letto.
L’aspirante cdm è anche il neodiplomato che si prepara a diventare studente fuori sede. Questo esemplare, spesso inconsapevole della propria condizione, è conosciuto anche come “matricola di m*rda”.
L’aspirante cdm, nel giorno dell’appuntamento per vedere la stanza, ti chiama quattro volte:
- la prima per avvisarti di un ritardo;
- la seconda per avvisarti del fatto che si è liberato e sarà puntuale;
- la terza per dirti che l’autobus è nel traffico;
- la quarta per dirti che sta per arrivare e sarà puntuale.
Arriverà comunque con circa quaranta minuti di ritardo.
Se hai fatto i salti mortali per liberarti dai tuoi impegni, in modo da poter mostrare la stanza all’aspirante cdm, questi non si presenterà all’appuntamento.
Matteo Mori ci segnala la sua esperienza.
«L’aspirante cdm, nonché aspirante modella, ti chiede di mandarle alcune foto della stanza e poi prende appuntamento per la sera.
Non viene e non chiama.
Ti manda un messaggio il giorno dopo chiedendo scusa per non essere venuta, essendo stata impegnata a vedere altre case e chiedendo di venire quella sera stessa.
Non viene e non chiama.
Ti manda un messaggio il giorno dopo chiedendoti di mandarle una tua foto.
Ti trattieni dal mandarla affanculo».
L’aspirante cdm viene a vedere la stanza accompagnato da:
- madre apprensiva;
- sorella rompipalle;
- fidanzato/a che ti guarda come “se la prendi in casa vuol dire che te la vuoi scopare”;
- amico col furgone già in strada.
(Anja Lezaic ci informa di un’aspirante cdm che arriva a vedere casa con una suora).