Un breve riassunto per chi non frequenta assiduamente la colonnina destra delle maggiori testate nazionali: in una story pubblicata su Instagram e poi rimossa, Francesco Facchinetti si sfoga contro la politica italiana, colpevole a suo dire di pensare solo al «proprio culo». La rabbia del noto cantante e conduttore televisivo è comprensibile: la scorsa settimana alcuni componenti della sua famiglia hanno subito una rapina a mano armata. I malviventi si sono introdotti nella loro villa e insomma, non deve essere stata affatto una bella esperienza.
Tuttavia il video è interessante perché riesce a condensare in un paio di minuti tutti i falsi luoghi comuni sull’Italia, le classiche fesserie che dobbiamo sorbirci ogni volta che andiamo alle Poste o che andiamo al bar troppo presto al mattino. Vediamoli attraverso le parole di Facchinetti.
“Avete reso il Paese più bello del mondo un posto insicuro”
Un grande classico: “rispetto al passato, oggi l’Italia è un posto pericoloso”. Non è vero: in tema di omicidi e rapine il trend in Italia è in calo da anni e ci rende uno dei posti più sicuri d’Europa, che già di per sé è un continente molto tranquillo. Nel 2022 il numero di omicidi per 100mila abitanti è stato di 0,6. Numeri inferiori a Germania (0,9), Regno Unito (1,2) e Francia (1,4). Se poi andiamo oltreoceano la situazione cambia: in USA siamo a 5,4. Quasi dieci volte tanto.
Il discorso è lo stesso per le rapine: rispetto al periodo prepandemia (non ha senso infatti prendere i dati 2021 perché falsati dai lockdown) sono in calo, in un contesto di diminuzione costante che va avanti da precchi anni: dal 2006 al 2019 si sono praticamente dimezzate (dati Istat).
“In Italia c’è una pressione fiscale superiore al 60%”
Altro grande cavallo di battaglia delle discussioni da bar. I dati Eurostat parlano chiaro: in Italia siamo al 42,6%, poco sopra le media UE, che è del 41,4%. Prima di noi ci sono Austria, Svezia, Belgio, Danimarca e Francia.
C’è da dire che calcolare la pressione fiscale reale di un Paese è molto complesso: ci sono diverse forme di tassazione per cui una media è sempre un dato indicativo.
Interessante tuttavia notare che Facchinetti, sebbene si lamenti delle tasse italiane, ha la residenza in Svizzera – lo dice lui stesso nel video – un Paese che fino a poco tempo fa era considerato un paradiso fiscale e dove la tassazione è molto più leggera che in Italia.
Verrebbe da dire che nei in Italia la tassazione resta alta sia per l’evasione, sia perché chi può permetterselo, ovvero persone ricche e grandi aziende, si trasferisce nei Paesi dove esiste un trattamento fiscale più favorevole, togliendo di fatto risorse al proprio Paese.
Tutto legale, per carità. Ma è interessante notare come spesso chi si lamenta delle tasse ha la società in Svizzera o alle Isole Cayman.
“Colpa vostra che avete governato il Paese negli ultimi trent’anni”
Bellissima. Questa frase sottintende il fatto che trent’anni il nostro Paese era migliore di oggi, e che i politici di quel tempo erano tutti bravissimi e andavano in Parlamento in autobus. Il problema è che questa frase la sentiamo ripetere da almeno dieci anni, o forse di più. Così il tempo passa, e i “politici degli ultimi trent’anni” cambiano.
Adesso siamo arrivati al 1993, periodo nel quale – gusto per dirne un paio – i mafiosi facevano esplodere le autostrade e in Italia stava per abbattersi un’inchiesta giudiziaria che avrebbe rivelato un gigantesco sistema di tangenti fra mondo politico e mondo imprenditoriale.
Intendiamoci, ci dispiace molto per quello che Facchinetti e la sua famiglia hanno subito. E quando ha girato il video, che poi ha cancellato, si trovava chiaramente in un momento di rabbia. Colpisce però come il cantante abbia interpretato in pieno il pensiero che il classico italiano conservatore ha del proprio Paese, idea tutta costruita su dati che non esistono.
E poi, italiani a parte, chi lo dice che l’Italia è il Paese più bello del mondo?