Una donna del New Mexico è stata arrestata con l’accusa di aver provato ad avvelenare i suoi coinquilini dopo che questi l’avevano sorpresa ad avere rapporti con i loro cani.
Shari Walters, 53 anni, è stata arrestata dalla polizia di Albuquerque dopo che i suoi compagni di stanza hanno scoperto che da qualche tempo stava cercando di avvelenarli mettendo alcol isopropilico e detersivo nei loro alimenti.
Le vittime sostengono che il primo tentativo risaliva a due settimane prima, la stessa sera in cui sorpresero Walters “distesa nuda in un capanno nel cortile insieme al pastore tedesco di proprietà di uno di loro di nome Spike”, come riportano alcuni quotidiani locali.
Secondo l’Albuquerque Journal, la 53enne avrebbe anche ammesso che non si trattava affatto della sua prima volta e che – anzi – sperimentava la zooerastia sin da adolescente.
Dopo essere stata ascoltata dagli agenti, la Walters avrebbe confessato di aver avuto molteplici rapporti con entrambi i cani dei coinquilini. Inoltre sembrerebbe che la 53enne avesse una relazione romantica con uno dei coinquilini, interrotta bruscamente dopo la scoperta.
Cerca di avvelenare i coinquilini che l’avevano sorpresa ad avere rapporti con i loro cani: la confessione dopo un acceso litigio
Le vittime si sono accorti che c’era qualcosa di strano nel loro cibo e che Walters si comportava in maniera inusuale. La 53enne li avrebbe infatti più volte incoraggiati a mangiare nonostante i suoi coinquilini avessero manifestato i loro dubbi sul sapore del cibo.
A quel punto sarebbe esplosa un’accesa discussione, nel corso della quale la Walters avrebbe confessato che stava cercando di avvelenarli in quanto non li sentiva più “dalla sua parte”.
La 53enne è stata sottoposta a una valutazione psichiatrica prima di essere poi trasportata al centro di detenzione metropolitano del New Mexico. E’ stata accusata di lezioni aggravate, maltrattamenti o crudeltà nei confronti degli animali e tentato omicidio.
Ricordiamo che nella maggior parte degli Stati avere rapporti con gli animali è un reato punibile dalla legge. In Italia tale condotta è ascrivibile ex art. 544-ter cp, rubricato: “Maltrattamento di animali”. La pena prevista per il colpevole è la reclusione da 3 a 18 mesi o una multa da 5.000 a 30.000 euro. In caso di morte dell’animale derivante dal fatto, la pena può essere aumentata fino al 50%.