Nonostante in molte Università le lezioni siano già ricominciate, tantissimi studenti fuorisede ancora non hanno trovato un alloggio.
A lanciare l’allarme è stata l’associazione studentesca Csx Firenze, secondo la quale molte delle camere prima destinate a ospitare gli studenti durante il periodo delle lezioni sono state riconvertite in Airbnb. A questo si aggiunge il rincaro dell’11% del canone mensile medio per una stanza singola e l’aumento delle bollette di luce e gas.
Al momento il costo medio per una camera singola a Firenze si attesta intorno ai 450 euro. Anche se la scarsità di sistemazioni disponibili rende quasi impossibile trovare alloggio.
Il coordinatore di Csx Firenze, Mirko Brogi – parlando a LaRepubblica – è entrato più nel dettaglio: “Ci scrivono molti studenti che non riescono a trovare affitti perché il numero delle camere disponibili non è sufficiente, oppure non se li possono permettere”.
Pur di avvicinarsi al luogo in cui si svolgono le lezioni, ci sarebbe anche chi è disposto a fare il pendolare affittando nei comuni vicini, con tutte le difficoltà annesse.
In Toscana le stanze gratuite nelle residenze universitarie sono meno della metà della domanda
Anche gli alloggi forniti gratuitamente da DSU Toscana quest’anno scarseggiano. Rispetto ai 1844 posti letto messi a disposizione negli scorsi anni, per il 2022-23 i posti nelle residenze universitarie sono solo 1164 a causa di alcuni lavori di ristrutturazione.
Un numero ben lontano dal numero di studenti idonei che ne fanno domanda ogni anno (circa 2500). A chi non riesce a ottenere un posto letto, Dsu garantisce un contributo per affittare da privati. Anche se devono prima fare a gomitate con gli altri studenti per trovare una stanza.
“Noi di Csx chiediamo di ricalcare quello che è il modello spagnolo: dare un sostegno agli studenti fuorisede”, ha spiegato in fine Mirko Brogi. “E poi bisognerebbe investire nell’edilizia universitaria e regolare gli Airbnb. Se non si fa qualcosa si viene a ledere il diritto allo studio”.