Abito in un appartamento ad Edimburgo con la mia ragazza e una coinquilina di 43 anni della Repubblica Ceca.
La coinquilina, germofobica e SS del pulito, vive in un perenne stato di bipolarismo igienico e di paranoie con le energie positive, alternando queste sue fissazioni igieniche a momenti di puro barbonaggio. Gli spazi comuni della casa sono soggetti a regole severissime, che lei rispetta a tratti ed effettua controlli a scadenza periodica, con tanto di riunione finale dove ci vengono appuntate le zone trascurate, da noi, non da lei. Al contrario, in camera sua, vive in uno stato di completo caos, con: piatti sporchi ammassati, barattoli di latte condensato e tazze giallognole, macchiate da qual si voglia tipo di tisana depurativa.
L’altro giorno, rientrando a casa dopo la palestra, la CDM mi chiama dal bagno terrorizzata, mi avvicino e mi dice: “Voi lo usate lo spazzolone del water?” io timidamente rispondo: “Beh, certo…” lei, con una faccia scandalizzata come se avesse appena scoperto che condivide l’appartamento con i coniugi Romano, continua: “Sarebbe meglio non utilizzarlo dato che si sporca e non è molto igienico”, provo a controbattere: “Basta che ogni volta che lo si utilizza lo si scuote appena, in modo da riporlo il piú pulito possibile, anche perché lo si usa dopo pulire il gabinetto, non per fare il Crème Caramel” ma lei, con una frase che sembra estrapolata da un reparto psichiatrico, conclude, senza darmi possibilità di replica: “Sarebbe meglio non utilizzarlo, in modo da non doverci caricare di energie negative, oppure, se proprio non ne potete fare a meno, dovete sciacquarlo dopo ogni utilizzo, in acqua calda e candeggina, per almeno dieci minuti.” da allora la mia mattinata è diventata un intenso tiro al bersaglio.