Con un’emergenza abitativa che avanza sempre di più in tutto il Paese, è bene tenersi sempre informati su ciò che avviene nel mondo dell’housing sociale. Per fortuna – anche senza l’aiuto diretto del Governo – ci sono sempre più progetti pensati per dare un alloggio gratuito o a prezzi calmierati a chi non può permetterselo.
Il nuovo trend che sta spopolando tra sempre più persone è l’opportunità di alloggiare gratuitamente in abitazioni spaziose e confortevoli, mettendo a disposizione parte del proprio tempo per piccoli lavori o per assistenza a persone con disabilità mentali o fisiche.
Un esempio è il progetto portato avanti dalla Fondazione la Città del Sole a Perugia, che seleziona coinquilini e coinquiline disponibili a condividere la casa in cui vivere con un paziente psichiatrico e altri coinquilini, in cambio della gratuità dell’alloggio e delle spese condominiali.
“Il/la paziente con cui andrai a vivere è una persona con problemi psichici, FISICAMENTE AUTONOMA E CAPACE DI VIVERE IN CONTESTI ABITATIVI NORMALI.” spiega la Onlus nell’annuncio.
“In cambio si richiede la presenza serale nella casa di almeno uno dei coinquilini (le coabitazioni sono costituite da 2/4 coinquilini per ogni assistito). Le case sono grandi e comode, con ampie camere personali, ampi spazi comuni e due bagni.
Se sei interessata/o, o per informazioni sul progetto, invia un tuo Curriculum Vitae a: fondazionecittadelsoleonlus@gmail.com oppure chiama al mattino lo 075 5731265“
Gli altri progetti di housing sociale
Il progetto della Fondazione Città del Sole è molto simile a quello di Indi Mates, anch’esso basato sui principi dell’Abitare Collettivo, nato dalle esperienze personali di Elena, ragazza in carrozzina nata con una paralisi cerebrale e della sua compagna di stanza – oggi sua grandissima amica – Margherita.
Per gli studenti e i giovani in cerca di abitazione c’è inoltre la possibilità di partecipare a progetti di cohousing intergenerazionale, come quello dell’associazione Auser che seleziona persone in difficoltà economica, studenti e donne vittime di violenza domestica disposte a vivere insieme ad anziani soli o famiglie che non riescono a coinciliare la cura dei figli con i tempi del lavoro.
Un altro esempio di cohousing intergenerazionale è il progetto lanciato dall’Amministrazione Comunale di Milano, “Prendi a Casa”, rinnovato già per i prossimi 4 anni.