A partire da questo inverno, gli studenti universitari di Berlino faranno a meno della carne. Le preoccupazioni per l’impatto ambientale del consumo di carne hanno spinto gli studenti tedeschi a chiedere un menù differente.
Al momento sono 4 gli Atenei coinvolti (34 mense tra ristoranti e cafè) che hanno aderito all’iniziativa. I piatti a base di carne verranno serviti solamente una volta a settimana. Per i restanti pasti, sono previsti per il 68% delle portate “opzioni vegane”; per il 28% “opzioni vegetariane”. Carne e Pesce andranno quindi a comporre il 4% del menù settimanale.
Daniela Kummle, esponente di Studierendenwerk, ha voluto sottolineare che a volere questo cambiamento sono stati gli stessi studenti.
Niente più salsicce grigliate, wurstel e cotolette viennesi, che saranno sostituiti da pasta al pomodoro, pokè vegani, ciotole di grano saraceno, farro e patate dolci.
Germania, gli studenti scelgono di limitare il consumo di carne
In Germalia la sensibilità nei confronti dell’ambiente non è un argomento nuovo. Da uno studio effettuato da Stefan Grob – ricercatore per l’Institute of Plant and Microbial Biology – si è rilevato che già nel 2019 la maggior parte delle mense universitarie offrivano tra il 30% e il 50% di pasti vegani tra cui scegliere. Berlino, inoltre, è la seconda città più “vegan-fiendly” al mondo.
L’impegno degli studenti berlinesi nella lotta contro il cambiamento climatico va di pari passo con quella delle Università. La Humboldt, per esempio, ha in programma di azzerare il proprio impatto ambientale entro il 2030; l’Università tecnica di Berlino ha invece di ottenere lo stesso risultato entro i prossimi 25 anni.
In Italia, al momento, non sembra esserci stato nessuno sforzo in tal senso. Una spinta l’aveva data l’Università di Pisa che aveva introdotto piatti vegani nella mensa universitaria. Ma il menù – una volta spento l’entusiasmo – sarebbe già tornato come prima, probabilmente a causa dello scarso interesse della maggior parte degli studenti.
Nelle scuole la situazione sembra essere un po’ diversa. In alcuni casi, come a Torino, una volta al mese viene proposto un menù completamente vegano, per sensibilizzare gli studenti a una dieta più sostenibile. Gli effetti di queste iniziative si vedranno tra qualche tempo, ma siamo ancora una volta molto indietro rispetto alla Germania.