Tra i rincari delle bollette e degli affitti e l’aumento generale del costo della vita, moltissimi studenti si sono trovati a dover affrontare una situazione di disagio economico abbastanza preoccupante.
Fortunatamente in Italia ci sono alcune misure che possono dare sollievo e garantire il diritto allo studio. Scopriamo insieme quali.
Azzeramento, riduzione tasse
A partire dal 2017 è stato disposto l’esonero delle tasse universitarie per tutte le famiglie con ISEE inferiore ai 13mila euro. Per la fascia 13mia – 30mila euro, è invece prevista una sostanziosa riduzione sull’importo totale. Per accedere a questa misura, le matricole dovranno presentare l’attestazione reddituale. A partire dal secondo anno bisognerà invece dimostrare di aver conseguito almeno 10 CFU entro agosto del primo anno. Per gli anni successivi si dovranno invece ottenere 25 CFU entro i 12 mesi.
Borse di studio
Per quanto riguarda le borse di studio, invece, c’è da sottolineare che queste possono essere corrisposte dalla Regione, dalle università e dall’INPS.
Nel primo caso vengono elargite sulla base dei risultati ottenuti dallo studente e dal reddito. L’importo varia da regione a regione, per un minimo di 1.981,75 € per studenti in sede e 5.257,74 € per studenti fuori sede (disposizione MIUR). Per accedere alla misura bisognerà partecipare al bando pubblicato sui siti web degli enti regionali per il diritto allo studio della Regione di riferimento.
Le borse di studio delle Università vengono invece erogate agli studenti meritevoli. I criteri variano a seconda dell’Ateneo di riferimento.
Anche l’INPS corrisponde delle borse di studio, ma unicamente ai figli o gli orfani dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che sono iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, alla Gestione Assistenza Magistrale e al Fondo ex IPOST. Il bando viene solitamente pubblicato sul sito web INPS tra il penultimo trimestre dell’anno in corso e nel primo trimestre dell’anno successivo.
Prestiti per studenti
Qualora l’accesso alle precedenti misure elencate venisse precluso, gli studenti hanno un’alternativa: i prestiti d’onore.
Si tratta di finanziamenti per aiutare i giovani a pagare le tasse universitarie e a mantenersi durante gli studi. Vengono erogati dalle banche in collaborazione con gli Atenei e anche prevedono requisiti reddituali e di merito. Essendo un prestito, tuttavia, è prevista una restituzione della somma ricevuta. Tra le banche che hanno aderito all’iniziativa ci sono Intesa SanPaolo, Unicredit, Banca Sella, Bnl Bnp Paribas.
Esistono anche altri tipi di prestiti, come quelli del Fondo Studio. Le domande dovranno essere compilate online, comprensive di documentazione richiesta, per poi essere consegnate alle filiali di banche e finanziarie che aderiscono all’iniziativa. Per maggiori info: www.diamoglifuturo.it.
I finanziamenti sono cumulabili fino a un massimo di 25.000 euro e vengono erogati in tranche annuali comprese fra i 3.000 e i 5.000 euro. Il tasso e le condizioni del finanziamento vengono decise da ciascuna banca. Il prestito durerà da un minimo di 3 a un massimo di 15 anni e la restituzione dell’importo percepito inizierà dopo 30 mesi.
Ricordiamo, in fine, che per alcune categorie di studenti è possibile inoltre richiedere il Reddito di Cittadinanza, come vi avevamo già spiegato in questo precedente articolo.