Il mio nuovo coinquilino, lavoratore di 24 anni e per la prima volta fuori casa, non perde occasione per dire quanto è fiero del fatto di aver iniziato a lavorare alla tenera età di 14 anni, e di come secondo lui lo studio non serva a niente e che una persona tra i 20 e i 30 che non lavora ma studia è un fallito.
Ieri sera ho avuto l’occasione di ascoltare il suo illuminante pensiero sulla politica.
Altra conquilina: «Visto? Sono sbarcati altri migranti!»
Nuovo coinquilino: «Per me devono morire tutti. Sono razzista. Perché non stanno a casa loro? Se sono poveri perché non fanno meno figli? Poi quando vengono qua fanno casino che vogliono la pasta buona e lo smartphone o si fanno esplodere. Visto che succede a Londra? Questa è colpa dei politici che fanno entrare questi ebrei. Hitler sapeva cosa fare. Noi li portiamo qua ma qua non c’è niente per noi figurati per loro. Io ho trovato lavoro per miracolo. Se la politica funzionasse non ci sarebbero questi problemi. In italia ormai è uno schifo, ora pure i matrimoni g…(qui si è interrotto pensando forse al coinquilino gay)… Inutile, tra stato e mafia è meglio la mafia, si sta meglio e c’è lavoro per tutti. Totò Riina era un signore, non Draghi. Omicidi a parte, la mafia ha fatto sempre cose ottime e non ha mai toccato donne e bambini. Mah, vediamo se si sistema qualcosa, pare che Salvini diventerà primo ministro. Speriamo!»
Il tutto in siciliano stretto, unica lingua che conosce.
Benvenuto, coinquilino di m*rda!