Quando vivi insieme a dei coinquilini che non hanno un gran rispetto per la proprietà altrui, ogni angolo della casa diventa un territorio da difendere.
A vendicare gli ultimi sorsi di latte bevuti a sbafo, il caffè misteriosamente diminuito e le confezioni di sofficini rubate dalla “signora delle pulizie” ci ha pensato una giovane studentessa di Taiwan che, dopo aver subito l’ennesimo furto di cibo, ha costretto la polizia ad aprire un’indagine sulle sue coinquiline.
La ragazza, iscritta alla Chinese Culture University di Taipei, non riusciva a capire chi delle cinque ragazze con cui conviveva fosse la responsabile della sparizione di uno dei suoi yogurt. Non era la prima volta che il suo cibo spariva misteriosamente, ma dopo aver notato il barattolo dello yogurt nella spazzatura, ha deciso di prendere seri provvedimenti.
Studentessa di Taipei convince la Polizia a indagare sul furto del suo yogurt
Quando ha capito che nessuna delle sue coinquiline avrebbe ammesso le proprie colpe, la studentessa ha preso la confezione di yogurt ed è andata alla stazione di Polizia più vicina, esigendo un esame del DNA sul barattolo.
Non è chiaro come abbia fatto, ma la giovane ha convinto gli agenti ad accogliere la sua richiesta. Le cinque coinquiline sono state invitate così a presentarsi in stazione, in modo che la Polizia potesse raccogliere campioni del loro DNA. Il costo dei test genetici per risalire al colpevole ha avuto un costo di circa 500 dollari, a fronte di uno yogurt che non ne è costavto più di 2. Ma almeno l’indagine ha avuto i suoi frutti: la ladra è stata infatti identificata ed è ora accusata di furto.
La questione tuttavia non è finita qui: dopo aver letto la storia pubblicata dai quotidiani locali, in tanti hanno protestato vivamente, denunciando lo spreco di denaro pubblico e di tempo impiegato dalle forze dell’ordine per indagare su un reato così banale.
Un poliziotto anonimo ha dichiarato: “È stato come usare un cannone per sparare agli uccelli”.