Se avete intenzione di andare a vivere in Corea del Sud e il vostro budget è limitato, l’opzione abitativa più economica che potete trovare è il cosiddetto goshiwon (고시원), o goshitel (고시텔).
Con camere disponibili al giorno o al mese e senza spese di deposito, sono delle ottime opzioni per chi viaggia, ma anche per gli studenti.
Che cos’è un goshiwon?
Forse vi sarete già imbattuti nelle discussioni sui famigerati appartamenti minuscoli della Corea del Sud. Bè, il più piccolo dei piccoli appartamenti coreani è il goshiwon. Ma cos’è esattamente? E perché mai qualcuno vorrebbe abitarci?
I goshiwon hanno una superficie media di circa 3,5 mq. Per capirci, è all’incirca la dimensione di un bagno. Di solito questi alloggi sono dotati di un piccolo letto, un armadio, una scrivania e una sedia. In genere, l’armadio è piuttosto piccolo e lo spazio per riporre gli oggetti è limitato. A volte hanno una finestra stretta e un televisore. Il più delle volte le cucine e i bagni sono in comune, anche se alcuni offrono anche il bagno privato.
Il prezzo varia dai 250mila ai 500mila KRW al mese (quindi circa fra i 180 e i 370 euro).
Uno dei principali vantaggi di questo tipo di soluzione abitativa è il fatto che non è richiesta la cauzione. Quando si prende una stanza “normale” la cauzione varia molto, ma è quasi sempre superiore a 3 milioni di KRW (oltre 2200 euro). Una cifra che non tutti possono permettersi di pagare. Inoltre, gli appartamenti in Corea richiedono anche dei contratti. Da un anno a tre anni o più, mentre nel goshiwon si può entrare e uscire con molta più elasticità.
Bollette incluse, cibo gratis e ottime location
Inoltre, nel prezzo del goshiwon sono incluse tutte le utenze, connessione a internet compresa. Un altro dei vantaggi è il cibo gratis! Certo, gli alimenti offerti variano molto a seconda del goshiwon che si sceglie, ma di solito i prodotti di base ci sono sempre: questo significa riso, kimchi e spesso uova! Anche l’acqua è gratuita.
Essendo pensati soprattutto per gli studenti, i goshiwon si trovano sempre in ottime location, luoghi nei quali un monolocale può costare molto più caro: vicino alle principali università, vicino alle stazioni della metro e nei luoghi più importanti della città. Il fatto poi di avere gli spazi condivisi aiuta le persone a socializzare e a fare amicizia, una cosa che nelle grandi città è tutt’altro che scontata.
Ma non è tutto oro quello che luccica
Certo, per godere di tutti i vantaggi dei goshiwon è necessario scendere anche a compromessi: innanzitutto dovrete dire addio alla privacy. Il fatto di vivere in lunghi corridoi con stanze molto vicine l’una all’altra vi obbligherà a conoscere da vicino tutti gli affari del vicinato e i muri sottilissimi che separano le camere non vi aiuteranno di certo. Il fatto di condividere gli spazi comuni aumenterà poi in maniera esponenziale la possibilità di trovare cdm. Anche se, a pensarci bene, avere il cibo gratis risolve tanti problemi.
Un altro svantaggio (anche se per alcuni questo può essere considerato un pregio) è il fatto che in molti goshiwon non è consentito ricevere visite.
Insomma, se siete fra i pochissimi studenti che in Italia hanno trovato un alloggio nelle case dello studente, forse avete un’idea di cosa sia un goshiwon. Per tutti gli altri sarà necessario fare un viaggetto in Corea del Sud. Chi invece soffre di claustrofobia è meglio che lasci perdere.
(Le immagini di questo articolo fanno parte di un reportage del fotografo Sim Kyu-Dong Shows)